Denti sani? Si può!

Una bocca sana non è una condizione assolutamente necessaria per assicurare un'adeguata nutrizione, ma la perdita dei denti e/o dei tessuti sottostanti possono interessarla poichè condizionano la scelta degli alimenti. Le due patologie che maggiormente possono colpire il cavo orale sono la carie e la patologia parodontale.

 

denti-saniLa carie è una patologia di origine batterica che danneggia i tessuti dentali e che si colloca tra le malattie infettive più diffuse a livello mondiale, in particolare in età pediatrica. In Italia, il 63% dei bambini di 12 anni presenta almeno un dente cariato.

I microorganismi causali della carie dentale sono quelli stessi che costituiscono la flora batterica abituale della cavità orale. Producono polimeri di glucosio che assieme ai batteri, alle proteine di origine salivare e alimentare ed ai lipidi, formano una coperta che aderisce allo smalto come una pellicola costituendo la placca dentale. Questa placca agisce fissando i batteri e fornisce un ambiente povero di ossigeno che favorisce la fermentazione da parte dei microorganismi. La produzione di acidi organici (acido lattico, acetico, butirrico, formico) risultanti dalla fermentazione dei carboidrati, diminuisce il pH sulla superficie dentale fino a 4,5. Questo pH supera l'effetto tampone (protettivo) della saliva e si produce la dissoluzione dello smalto. Diversi sono i fattori che portano alla formazione di carie: la suscettibilità del dente, la presenza di patogeni, zuccheri e il tempo. Infatti alcuni zuccheri come il saccarosio sono più cariogeni di altri e soprattutto se assunti lontani dai pasti e in forma adesiva.

La prevenzione della carie prevede:

a) Adeguata nutrizione materna durante la gestazione evitando l'ipocalcemia durante questa tappa di formazione della dentizione decidua.

b) Limitare i prodotti dolci soprattutto tra i pasti e gli alimenti di consistenza adesiva e viscosa. Soprattutto devono essere limitati prima di dormire perché durante il sonno diminuisce il flusso salivare.

c) Limitare i prodotti acidi che contribuiscono alla dissoluzione dello smalto. I vomiti ed i rigurgiti cronici provocano erosioni dentali, come accade nei pazienti con anoressia e bulimia.

Oltre a ciò notevoli diminuzione della carie si è vista in seguito all'introduzione della fluorurazione delle acque. Infatti il fluoro sostituisce i gruppi OH- dell'idrossiapatite che diventa fluoridrossiapatite, rendendo lo smalto più resistente.

La malattia parodontale è una malattia cronica, di origine batterica, caratterizzata da un'infiammazione cronica della gengiva e dalla perdita di supporto osseo del dente. I batteri implicati nello sviluppo della parodontite sono Porphyromonas gingivalis, Prevotella intermedia e Actinobacillus actinomycetemcomitans. Questi batteri producono degli enzimi quali la collagenasi capace di degenerare il collagene del legamento parodontale.

La prevenzione di questa patologia prevede oltre che una igiene orale corretta anche l'utilizzo di vitamina C e l'integrazione con probiotici quale il Lactobacillus reuteri (prodentis).

Il legame tra carenza di vitamina C e malattie gengivali è ben nota. Già nel 18 ° secolo, i marinai mangiavano tigli durante i lunghi viaggi in mare per preservare le gengive dal sanguinamento. Uno studio ha dimostrato che le persone con basso apporto di vitamina C hanno più alti tassi di malattia parodontale. Le persone che hanno consumato meno della dose giornaliera raccomandata (RDA) di 60 mg al giorno hanno 1,5% in più il rischio di sviluppare gengivite grave come le persone che consumano più di 180 mg. La vitamina C è ritenuta un buon coadiuvante nelle malattie gengivali perché è un antiossidante, è necessaria per la riparazione dei tessuti connettivi, per accelerare la rigenerazione ossea e stimola la produzione di collagene, costituente principale dei legamenti parodontali.

Il Lactobacillus reuteri è l'unico probiotico in grado di produrre la reuterina, un agente antibatterico benefico naturale, che aiuta a combattere i batteri responsabili delle malattie parodontali, della carie e dell'alito cattivo.Non meno importante la vitamina D. L'esposizione al sole è una delle più importanti fonti di vitamina D, perché i raggi UV favoriscono la sintesi della vitamina D nella pelle. Ha effetti anti-infiammatori, può ridurre la suscettibilità alla malattia parodontale e soprattutto aumenta l'assorbimento di calcio a livello intestinale.

Per ultimo, ma non meno importante un'alimentazione equilibrata che fornisca la giusta quantità di calcio (a seconda delle necessità individuali).

Piccoli cambiamenti che ci possono aiutare a vivere meglio!

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