Che ruolo ha la nutrizione nella sclerosi multipla?
La sclerosi multipla (SM) è una malattia cronica, infiammatoria ed autoimmune del Sistema Nervoso Centrale. E’ caratterizzata da processi infiammatori a livello della barriera Emato-Encefalica e dalla degradazione della guaina mielinica.
La sua eziologia è sconosciuta, ma fra le cause possibili si possono ricordare la predisposizione genetica, una risposta immunitaria alterata e diversi fattori ambientali, come le infezioni da virus o batteri, intossicazione da metalli pesanti, il fumo e le abitudini alimentari non corrette.
In particolar modo, le evidenze di un’influenza dello stile alimentare sono piuttosto evidenti. Infatti, la SM è più diffusa nei paesi occidentali a reddito alto (vedi foto), dove le diete sono ipercaloriche, eccessivamente ricche in carboidrati e di grassi di origine animale.
Un altro elemento correlato con l’alimentazione e la distribuzione geografica è la disponibilità di vitamina D, che è più ridotta alle latitudini in cui l’esposizione alla luce del sole è minore.
I nutrienti assunti con la dieta non sono semplici substrati energetici, ma possono influenzare il metabolismo cellulare. Le sostanze nutritive possono orientare il metabolismo per la produzione di energia oppure verso la sintesi di grassi di deposito e di molecole pro-infiammatorie.
I componenti della dieta la cui assunzione deve essere controllata per evitare di favorire i processi infiammatori nella SM sono:
- acidi grassi di origine animale
- grassi e proteine del grasso del latte di mucca
- acidi grassi insaturi idrogenati “trans”
- zuccheri
- sale
Allo stesso tempo altri nutrienti presenti negli alimenti contengono grandi quantità di antiossidanti. Lo stress ossidativo è una delle più importanti componenti del processo infiammatorio che porta alla degradazione della mielina e al danno assonale. Quindi una dieta ricca di antiossidanti possono essere molto utili per ristabilire il giusto equilibrio fra la formazione e la distruzione dei radicali liberi nel corse della malattia.
Studi recenti riportano che gli antiossidanti hanno anche proprietà antimicrobiche e possono contrastare gli effetti negativi degli acidi grassi trans. Limitando l’espressione di molecole pro-infiammatorie. Tra i più importanti ricordo i polifenoli e i carotenoidi. Tuttavia molte altre molecole pur non essendo antiossidanti hanno un ruolo altrettanto importante: omega 3 e la vitamina D.
La dieta non si deve limitare all’assunzione di sostanze “buone” o “cattive”, anche l’assunzione eccessiva di calorie provoca l’aumento della produzione di radicali liberi e l’infiammazione.
Si può concludere che lo stile di vita può influire notevolmente sull’insorgere e sull’evoluzione della malattia. Un intervento nutrizionale complementare è auspicabile per i malati di Sclerosi Multipla.
“Il ruolo della nutrizione nella Sclerosi Multipla e nelle altre malattie infiammatorie croniche”. Riccio P. et al.