Allergia al Nichel

Il nichel è un metallo pesante duro, bianco-argenteo, altamente resistente all’aria e acqua. E’ un elemento onnipresente che si trova nel suolo, nell'acqua, nell'aria e nella biosfera. Viene utilizzato per la fabbricazione di monili, articoli di bigiotteria e gioielleria, orecchini, piercing, accessori di moda metallici in genere, ciondoli, chiavi, occhiali, attrezzi metallici, stoviglie, monete metalliche, tinture per ceramiche, porcellane, vetro, terracotta, coloranti per alimenti, parti di macchine. E’ usato altresì per detersivi e saponi e per cosmetici come il mascara e l’ombretto.

Il contenuto di nickel nel suolo e nell’acqua è molto variabile e oscilla fra 5 e 500μg/gr con punte anche superiori, mentre per l’acqua le oscillazioni sono fra 5 e 100 μg/litro. Il contenuto varia da in funzione del terreno, del fertilizzanti e pesticidi utilizzati e della contaminazione del suolo con rifiuti industriali e urbani. Di conseguenza il contenuto di nickel nei tessuti vegetali (0.5-5 μg/gr. ma può essere più elevata a livello locale) ed animali (0.1-5μg/gr.) sarà altrettanto variabile.

Un’ulteriore variabilità è legata alle stagioni che possono influenzare la concentrazione di nickel nei vegetali: è stato osservato un aumento della concentrazione di nichel in primavera e autunno e un diminuirà notevolmente in l'estate.

Gli alimenti rappresentano la principale fonte di nichel e la principale fonte è data dai prodotti vegetali, mentre tra gli alimenti di derivazione animale (carni, latticini e uova) l’uovo è quello a più alto contenuto.

L’allergia al nickel si può presentare in diverse forme: cutanee, localizzate o sistemiche, ed extracutanee.

Si possono distinguere

• la dermatite allergica da contatto (DAC),
• la sindrome da allergia sistemica al nichel (SNAS) con manifestazioni
- cutanee (cosiddetta dermatite da contatto sistemica o DSC)
- extracutanee (gastrointestinali, respiratorie, neurologiche etc.).

L’eliminazione completa del nickel non è possibile e quindi si deve pertanto studiare un’alimentazione a basso contenuto. Come in tutte le forme allergiche, ogni individuo ha una determinata sensibilità. Quindi la dose tollerata deve essere in funzione delle caratteristiche di ogni singolo individuo. In tutti i casi, è sempre necessario utilizzare per la cottura dei cibi solo pentole di alluminio, vetro e teflon, escludendo assolutamente l’acciaio inox. In presenza di dermatite da allergia al nichel sono da evitare:

- cibi in scatola e cibi cotti in pentole di acciaio inossidabile
- asparagi, funghi, cipolle, spinaci, pomodori
- lattuga e carote
- farina integrale e farina di mais
- pere, prugne, uva passa
- nocciole, mandorle e arachidi
- tè e cacao
- margarina
- lievito chimico
- aringhe e ostriche
- legumi
- spezie ed erbe aromatiche: alloro, noce moscata, pepe, cannella, chiodi di garofano

Sono consentiti in piccole quantità:

- cavolfiore, cavolo, cetrioli
- riso brillato, farina 00
- frutta (eccetto pere, prugne e uva passa)
- marmellata (purché fatta in casa e cotta in pentole di alluminio)
- caffè
- olio di oliva
- uova

Senza limitazioni:

- tutte le carni;
- pesce (eccetto aringhe e ostriche);
- latte e derivati (burro, formaggi, yogurt);
- patate.

 

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