Celiachia e Sensibilità al Glutine

Celiachia

celiachiaLa celiachia è un’intolleranza permanente al glutine, sostanza proteica presente in avena, frumento, farro, kamut, orzo, segale, spelta e triticale. L’incidenza di questa intolleranza in Italia è stimata in un soggetto ogni 100 persone.
Per curare la celiachia, attualmente, occorre escludere dal proprio regime alimentare alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza, ma anche eliminare le più piccole tracce di glutine dal piatto. Infatti l’assunzione di glutine, anche in piccole quantità, può provocare diverse conseguenze più o meno gravi.
La dieta senza glutine, condotta con rigore, è l’unica terapia attualmente che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute.
   
L'esclusione nella dieta di ogni alimento contenente glutine condiziona inevitabilmente scelte alimentari ed abitudini quotidiane come fare la spesa o mangiare fuori casa. Queste attenzioni specifiche non devono escludere le regole di base di una alimentazione sana ed i principi della "dieta mediterranea" rappresentata da cereali, legumi, frutta ed ortaggi, pesce, olio di oliva.
La densità energetica, il contenuto in fibre vegetali e vitamine, il contenuto e la composizione dei grassi prevalentemente di origine vegetale di questi alimenti hanno un ruolo protettivo verso molte patologie e favoriscono un buon stato di salute generale. Un’alimentazione equilibrata dovrebbe prevedere il 55% delle calorie derivanti dai carboidrati, il 15% dalle proteine e il 30% dai grassi.
Poiché ogni alimento ha un proprio profilo nutritivo, e’ importante scegliere quantità adeguate (porzioni) di cibi appartenenti ai diversi gruppi di alimenti, alternandoli nei vari pasti della giornata per avere disponibili tutti i principi necessari per l'organismo.

Sensibilità al Glutine

La sensibilità al glutine è un disturbo diverso dalla celiachia. Si tratta di una patologia in grado di colpire una persona su venti.  Si può manifestare dall’adolescenza all’età adulta. La differenza tra i due disturbi è data dalla diversa reazione immunitaria al glutine.
Nella sensibilità al glutine , il sistema immunitario reagisce all’ingestione del glutine combattendolo direttamente, cioè provocando un’infiammazione a livello dell’apparato digerente e di altre parti dell’organismo.
Nella sensibilità al glutine si ha un meccanismo auto-immune, per cui le difese dell’organismo attaccano erroneamente l’apparato gastro-intestinale in presenza di glutine, provocando un atrofia dei villi intestinali.

I sintomi più frequenti sono: diarrea, stipsi, gonfiore, dolore addominale, dolori articolari, depressione, emicrania, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, anemia ecc.
Tali sintomi regrediscono entro pochi giorni in seguito all’eliminazione del glutine dalla dieta.
I sintomi sono simili a quelli della celiachia, ma nel caso della sensibilità al glutine risulta negativo agli esami del sangue per la celiachia e non presenta delle lesioni all’intestino tenue che contraddistinguono tale malattia.

La cura prevede l’eliminazione completa del glutine dalla dieta. Ciò non è sempre semplice in quanto nell’industria alimentare le farine di frumento o le sostanze che contengono glutine, sono presenti quasi ovunque.

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